There and Back Again - Il nuovo album
There And Back Again
Il secondo album di Fabio Mancini, musicista romano dal cuore irlandese, è ora su Spotify e su tutti i principali negozi online e servizi di streaming. Il suo stile eclettico unisce il blues, il rock e il folk irlandese in una musica unica, che sulla scia di The Leaving, sua opera prima, segna ancora una volta la pubblicazione di un lavoro originale, coinvolgente ed emozionante.
Sono passati due anni dalla pubblicazione dell’album d’esordio
di "The Leaving" di Fabio Mancini, in arte The Lefthander, in cui
il polistrumentista romano incideva le sue storie di viaggio e partenze
attraverso un sound misto tra cantautorato e Irish folk, tra sonorità
rabbiose e carezzevoli. The Leaving, la title track, ha ottenuto
oltre 13 mila ascolti su Spotify, divenendo rappresentativa, insieme a brani
come The Star of North e A Folk Song, del modo di suonare del
cantautore romano.
Il 12 maggio è uscito il suo secondo album, "There and Back Again", in continuità con la sua opera prima ma che trova al suo interno un
eclettismo originale, che porta a fondere più generi musicali. Questo lavoro è caratterizzato da brani con
atmosfere più elettriche e a tratti acide, marcate dal fiddle distorto
ed elaborato attraverso diversi effetti come in Nothing Rush e Ly O
Lay Ay Lo, affiancati alla ballata acustica e narrativa Fruits (Where's
My Song) e a Nursery Rhyme, che attraverso arpeggi delicati, sembra
evocare il suono di un carillon per trasformarsi poi in una nenia dalle tinte
inquietanti. Una personale declinazione del country-folk à la West Coast
si ritrova in Bad of Me, Maryanna, mentre My Soul Tied to
the Earth, My Arms Open Towards the Sky, cita John Lee Hooker, Jimi
Hendrix e il blues-rock psichedelico degli anni ’60 - ’70. A Song of Love
and Hatred contiene invece un gioco citazionista che omaggia i Jethro Tull
– una delle band che rimangono di maggiore ispirazione per l’artista –,
cogliendo l'occasione per raccontare il difficile equilibrio tra l'espressione
delle emozioni più pure e profonde, spesso indigeribili e inconfessate, e la
necessità (e il compiacimento) dello show e della teatralità on stage.
L’eclettismo di Fabio Mancini non dimentica l’Isola di Smeraldo che rimane sullo
sfondo, riemergendo più chiaramente in As I Roved Out, un tradizionale
riarrangiato secondo la propria sensibilità. Infine, la conclusiva I'm Your
Man è un richiamo diretto al blues delle origini, a Robert Johnson e allo
slang rauco di Howlin' Wolf.
Tutte
le tracce, come succedeva già in "The Leaving" e com’è proprio della
filosofia dell’artista, sono collegate fra loro e a quelle del primo album,
come se disegnassero l’immaginifico itinerario di un unico viaggio, da
ascoltare e riascoltare a partire dal 12 maggio.
There And Back Again – Info Tecniche
Musica,
testo, arrangiamento, voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, violino,
violino elettrico, flauto, percussioni, basso e midi programming a cura di The
Lefthander/Fabio Mancini.
Mix
& mastering a cura di Fabio Mancini eccetto le tracce 1 e 8 a cura di Marco
Civilla.
La
supervisione del mix è affidata a Marco Civilla
Tutte
le tracce depositate con Patamu.
Data
uscita There and Back Again: 12 Maggio.
Tracklist
1. Nursery Rhyme
2.
Norhing Rush
3.
Ly O Lay Ay Lo
4.
As I Roved Out
5.
Fruits (Where's My Song)
6.
A Song of Love and Hatred
7.
Bad of Me, Maryanna
8.
My Soul Tied to the Earth, My Arms Open Towards
the Sky
9. I'm Your Man